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L'elettrico di oggi però evolverà domani. Nel '97, stima il Doe, per un'autonomia di 400 km di un auto da 500 kg servivano oltre 650 chili di batterie, nel 2007 si è scesi a 170 e la previsione per il 2020 (via nanotecnologie) è di 90 kg, poco più di un serbatoio diesel pieno. Al 2020, in sostanza l'auto elettrica sarà più leggera ed economica di quella a combustione. E questo spiega anche, nella sostanza, il rebus attuale sugli ibridi plug-in. Dove il dibattito tra gli esperti è acceso. Alcuni propugnano la transizione dagli ibridi attuali (tipo Prius). Altri la ritengono una strada impercorribile: già oggi la Prius, con la sua sofisticazione, è una macchina costosa. Domani, in versione plug-in, rischia di essere improponibile. Meglio invece un'auto elettrica, come la Volt, dotata di un "range extender", un motore leggero e super-ottimizzato (come il nuovo Multiair Fiat, a valvole intelligenti, che verrà persino realizzato come bicilindrico, ma con le stesse prestazioni di un quattro cilindri e consumo del 20% inferiore). Con questo "optional" l'auto elettrica del 2020 potrà andare dove vorrà.